la classe non è acqua

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ciao spero che questo spazio sia di tuo gradimento torna a trovarmi un bacioooo

lunedì 28 marzo 2011

Se tu fossi nata in Africa

Se tu fossi nata in un villaggio povero dell'Africa, ora probabilmente saresti in cammino per raggiungere il pozzo più vicino al tuo villaggio. Il sole scotta già di prima mattina, la sete si è fatta insostenibile anche per il tuo bambino che porti legato alla schiena. Non piange più, povero piccolo, stremato dalla fame e dalla sete. Passo dopo passo, anche tu ti senti sempre più debole. Il cibo e l'acqua scarseggiano: quel poco che c'è, lo riservi tutto per i tuoi 5 figli e per tuo marito. Il suo benessere è più importante del tuo, questo lo sai bene. Te lo hanno insegnato fin da bambina e te lo ricorda lui ogni giorno, con i suoi modi bruschi e spesso violenti. È per questo che, nonostante la fatica e la debolezza, stai camminando da ore ormai, sotto il sole, sorreggendo il peso del tuo bambino sulla schiena e quello delle taniche in testa e sulle braccia. …E se invece fossi nata in America Latina: probabilmente staresti lavorando il piccolo pezzo di terra arida, poco fertile, che zappi e semini con la forza della speranza, aiutata solo dal pensiero di poter dare qualcosa da mangiare al tuo bambino che tra poco nascerà. Mancano pochi giorni al parto: lo sai che quel giorno sarai sola ad affrontare il dolore e la paura, senza l'aiuto di nessun dottore, senza nessun tipo di assistenza sanitaria…speri solo vada tutto bene, che tu e il tuo piccolo sopravviviate. Certo la tua vita è dura: giornate lunghe, faticose. Il cibo non basta mai, il denaro in casa tua quasi non esiste. E pensare che da bambina sognavi di fare la sarta, di confezionare abiti bellissimi…
La condizione di vita delle donne nei Paesi del Sud del mondo è spesso drammatica
Sono le donne ad essere le prime vittime della violenza, della povertà, della carenza di cure mediche. Il 70% delle persone povere e i due terzi degli analfabeti del mondo sono donne. Si stima che siano 350.000 le mamme che muoiono di parto ogni giorno, di cui il 95% vivono in Africa e Asia. 150 milioni di ragazze hanno subito una mutilazione genitale.

Sono milioni le donne che non possono decidere autonomamente della propria vita
In molti Paesi le donne vivono una totale dipendenza dall'uomo o dagli uomini della famiglia (padre, fratelli, marito, figli). Si tratta di una dipendenza economica, psicologica, totale. Spesso l'assistenza sanitaria riservata alle donne è pari allo zero, così come i loro diritti in caso di violenza. Sono tantissime in tutto il mondo le donne che quotidianamente subiscono atti di violenza fisica e psicologica in famiglia, senza nessuna possibilità di sfuggirvi o di essere difese dalla comunità. Diffusissimi sono infatti retaggi culturali tali da giustificare comportamenti crudeli e insensati come lo sfruttamento sessuale delle bambine, le punizioni corporali, la mutilazione genitale.

Intervita è al fianco delle donne e delle bambine nei Paesi più poveri del mondo
Intervita Onlus lavora in 13 paesi del Sud del mondo per aiutare le donne emarginate, sfruttate e abusate a conquistare una vita migliore. Sono donne che non hanno ricevuto un'istruzione, che sono escluse da un'attività lavorativa e che dipendono totalmente dalle proprie famiglie. Intervita permette loro di trovare un lavoro o di avviare delle piccole attività grazie alla concessione di microcredito, di scappare dalle situazioni di violenza, di riprendere possesso della propria vita. Molto importante è anche l'intervento a favore delle bambine, a cui spesso è negato l'accesso all'istruzione. L'Associazione cerca di lavorare con i genitori delle piccole per trasmettere l'importanza di andare a scuola e di rispettare i diritti delle figlie, così come quelli dei figli maschi.

Il primo passo è il riconoscimento dei loro diritti
"Il primo vero cambiamento nella vita di queste donne è la presa di coscienza dei propri diritti", ci spiega Giorgio Zucchello, Direttore cooperazione internazionale Intervita Onlus. "Spesso queste ragazze non sanno di avere dei diritti, soffrono in silenzio. Non sanno che possono dire basta, che c'è un altro modo di vivere, di essere donna. Le donne che aiutiamo hanno alle spalle una vita difficile, di sacrifici o peggio di violenza. Noi insegnamo loro un lavoro, diamo a queste donne la possibilità di uscire di casa per lavorare, concediamo loro un microcredito con cui avviare piccole attività generatrici di reddito per essere indipendenti o per contribuire al mantenimento della famiglia. Sosteniamo le scuole e gli asili in cui ci prendiamo cura dei loro bambini durante il giorno, portiamo vaccinazioni e assistenza sanitaria alle donne e alle bambine dei villaggi più poveri. In una parola, diamo loro una nuova vita, fatta di rispetto, di orgoglio, di speranza."

Se vuoi sostenere l'impegno di Intervita Onlus e saperne di più sul sostegno a distanza, clicca qui.

Se desideri parlare con un operatore chiama il 848 883388.

Per maggiori informazioni visita il sito http://network.aufeminin.com/call/cliccommand/3941273/980453?

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